Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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In Toscana e in Sicilia

246007
Giselda Fojanesi Rapisardi 14 occorrenze
  • 1914
  • Cav. Niccolò Giannotta, Editore
  • Catania
  • Verismo
  • UNICT
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In Toscana e in Sicilia

bigonzo: bevete, Girolamo, bevete e rinfrescatevi. - Mi pare ancora di sentirla. E Girolamo contraccambiava le garbatezze che gli faceva la mi' mamma, ma

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In Toscana e in Sicilia

avere il coraggio di fare una domanda. La malattia, purtroppo, andava per le lunghe e faceva degli alti e dei bassi, dando ogni tanto qualche speranza

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d'andar per i campi a far I'erba, zappare e cavare i rapi, non erano per lei che si stancava presto, e lo stare ferma al sole le faceva venire subito

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parole a modo, e non faceva altro, quando le era accanto, che darle gomitate. Come avrebbe fatto ad andar con lui dai padroni? C'era da morire di vergogna

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commossa, così maravigliata che a stento poteva parlare. E quando l'Assuntina, che le faceva da Cicerone, chiacchierando e gestendo con tanta enfasi

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, che la faceva assomigliar tutta ad una madonnina. Ettore, sentendo che la ragazza sapeva leggere e scrivere, le aveva dato dei romanzi, che ella

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grandi cappelloni tondi di paglia bianca, che il vento faceva piegare stranamente avanti e indietro. Gli uomini parevano insaccati, diritti nei larghi

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più gravi: faceva lei quello che gli altri non volevano fare, come per scontare in qualche modo quel suo gran peccato di origine, che sentiva gravarsi

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In Toscana e in Sicilia

riconosceva più: era divenuto giallo giallo, col ventre gonfio, che faceva pietà a vederlo, quando si trascinava al sole per riscaldarsi. Finalmente, allorchè

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tanti anni faceva il servizio postale, trascinata da un ronzino che sembrava il cavallo dell'Apocalisse, egli affrettava, ormai lieto della presa

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diventarle nuora. La gna' Pudda faceva l'indifferente, ora che si maritava con un altro, e diceva che non v'era stata la volontà di Dio: ma donna Micia

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faceva il segno della croce, se non gli era possibile d'evitarla col cambiar direzione. Le mamme se ne servivano come spauracchio per fare star buoni i

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stanzona quasi buia, buttata su quel pancaccio duro duro, che le tribbiava le ossa. O che ci sarebbe morta come un cane? Questo pensiero le faceva venir

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giorno vi scoprivo qualche cosa che mi faceva pensare: era un miscuglio strano di buono e di cattivo, di ingenuità e di furberia, di brutalità e di

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